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La Community che non c’era: l’erba nuova (seconda parte).

Una community c’è sempre.

Il giorno dopo eravamo nell’ufficio del CEO e la situazione si era evoluta in modo tanto accidentale (leggi la prima parte) che non sapevamo cosa sarebbe accaduto.  “Non so ancora se ringraziarvi o trovare il modo di farvi pagare il casino che avete fatto” ci apostrofò con tono rassegnato. Noi sapevamo bene quale opzione fosse da seguire, ma lui proseguì: “Non avevamo problemi, o almeno non avevamo nuovi problemi. Ora c’è certamente qualcosa del tutto nuovo e non so ancora se sia un problema”.

Questa punto di vista secondo il quale “un problema noto non è un problema mentre una cosa nuova probabilmente lo è” lo conoscevamo bene. È uno di quegli iceberg che ogni consulente ed ogni persona che tenti di innovare incontra quotidianamente. Per quanto possa apparire ottuso, poggia però su una constatazione apparentemente disarmante: “le cose stanno andando avanti lo stesso”. Questo ragionamento possiede una sua naturale conclusione: i problemi presenti rimangono tali e le cose, nella realtà, di solito ” non vanno avanti lo stesso”.

Torniamo alla nostra conversazione. Come ben sappiamo, il tema centrale non riguarda “nuovi problemi“, ma “nuovi comportamenti“. Questa era la chiave per interpretare tutto. Il CEO proseguì: “Ora questa partecipazione da parte un po’ di tutti, questa community come la chiamate voi, sembra la cosa più ovvia”. Il suo attaccamento ad una situazione della quale aveva il pieno controllo era rimasto intatto, ma affiorava forse anche la speranza nel nuovo corso. Quindi proseguì: “Voi cosa suggerite?”.
“Allenti un po’ le briglie, gli rispondemmo, il cavallo la porterà dove lui sa che c’è l’erba buona. Quest’erba buona è sempre stata lì, ma trattenuto com’era non riusciva a raggiungerla. Quest’erba buona è anche erba nuova per l’azienda, nuovo nutrimento e nuovi risultati. Non solo, è partecipazione, senso di appartenenza e lavoro condiviso che moltiplica le prestazioni”. Non furono queste le nostre esatte parole, ma il senso era quello.

Il CEO assentì, non sappiamo ancora quanto per convinzione e quanto per rassegnata consapevolezza. Presto il Forum aziendale venne arricchito da idee ed esperienze che prima rimanevano in uno stretto ambito personale. Le informazioni, i servizi online e le prestazioni crebbero. Molti problemi noti si risolsero come per incanto e tutti constatarono che i nuovi comportamenti non erano nuovi problemi. (leggi la prima parte)

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